La forma madre è la pot semicurva ma la variante, il tocco inconfondibile di originalità che le ha dato Carlo Scotti nel lontano 1955 è quello slancio della testa che sembra protrarsi in avanti e formare un "mento sporgente".
La pipa in questione è diventata un po' il simbolo della casa produttrice proprio per il successo che ha riscontrato fino ad oggi ed io estimatore della stessa, hobbista del tempo libero non potevo che farne una versione tutta mia.
La mia intenzione era quella di non stravolgere la forma ma renderla più personale, non sono state fatte molte modifiche ho semplicemente reso il cannello e il bocchino più tozzi cercando di proporzionarla meglio secondo i miei canoni, ho diminuito lo spessore delle pareti del fornello per alleggerirla mantenendo un fornello capiente, la novità se così si può chiamare è il materiale, una 55 in morta non mi è mai capitato di vederla così ho optato per questa nuova caratteristica.
lunghezza: 12 cm
altezza testa: 38 mm
profondità fornello: 32 mm
diametro interno fornello: 24 mm
diametro esterno fornello: 36 mm
peso: 36 g
Guardandola bene forma mi viene in mente il nano Gimli della celebre trilogia Il Signore degli anelli, penso sia una pipa che gli si presterebbe a meraviglia proprio per la sua forma tozza e robusta!
Di 55 o altre Castello in morta non se ne vedranno mai, così mi disse Coppo ad una cena a Ravenna.
RispondiEliminaC'è Rad Davis che si sta facendo i soldi con le sue imitazioni della 55. Le vende a prezzi belli alti.
Comunque, un bell'esperimento.
p.s.:
Vi siete tutti fissati con la 55, ma la 33 è meglio. :-)
Coppo ha perfettamente ragione, è uno shape che ammiro molto, ho voluto semplicemente farne una mia versione leggermente rivisitata un po per gioco e un po per esprimere la mia ammirazione nei confronti di questa celebre pipa :)!
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